La Foresta di Tarvisio si estende per quasi 24.000 ettari tra le Alpi Carniche e quelle Giulie, ai confini con l'Austria e la Slovenia. Nell'anno 1007 l'Imperatore di Germania Enrico II "il Santo", la concesse al Vescovo di Bamberga in Baviera che ne mantenne il dominio fino all'anno 1759, quando fu acquistata da Maria Teresa, Imperatrice d'Austria. Alla fine della prima guerra mondiale, nel 1919 in base al trattato di San Germano venne attribuita all'Italia ed incorporata nel Demanio dello Stato. La Foresta comprende quasi tutta la Valcanale. nel Tarvisiano campeggia il Montasio (2753 m) mentre il punto più basso si trova nelle spettacolari gole dell' Orrido dello Slizza (circa 670 m), visitabile grazie ad un percorso escursionistico (vedi la pagina dedicata). Oggi la Foresta di Tarvisio è di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno ed è gestita dall' ex Corpo forestale dello Stato, oggi Reparto Carabinieri Biodiversità. La Foresta ospita, oltre a faggi, pini, larici e betulle, anche il celebre abete rosso di risonanza, da cui si ricavano importanti strumenti musicali a corda.
Tarvisio ("Tarvis" in lingua tedesca - "Trbiž" in lingua slovena) è il capoluogo della Valcanale ("Kanaltal"). La valle che si sviluppa in direzione E-O verso Pontebba ("Pontafel" – "Tablja") Grazie alla bassa altitudine del valico di Coccau, la Valcananle è stata fin dai tempi antichi la principale via di comunicazione tra l'Italia ed i paesi dell'Europa Centrale ed Orientale. A Camporosso ("Saifnitz" – "Žabnice") si trova lo spartiacque tra il bacino danubiano e quello mediterraneo.
Nel 1007, Tarvisio divenne parte della marca di Carinzia, un territorio dell'Impero Romano-Germanico, sotto la cui giurisdizione ricadeva. In quel periodo, la regione era sotto l'influenza della dinastia dei Babenberg, che governava il ducato di Carinzia. La città e il territorio rimasero così sotto il controllo dei Babenberg e, successivamente, sotto i principi di Carinzia, che erano legati all'Impero.
Nel corso dei secoli, Tarvisio passò sotto vari domini, ma a partire dal 1382, entrò a far parte stabilmente dei domini degli Asburgo. Fino alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918, quindi, fu sotto il controllo austriaco .Nel periodo dell'Impero Austro-Ungarico, Tarvisio faceva parte della regione del Tirolo, che era sotto il controllo dell'Austria. La città si trovava in una posizione strategica, poiché era un importante punto di passaggio tra l'Italia, l'Austria e la Slovenia. Era conosciuta per la sua posizione geografica che favoriva il commercio e la comunicazione tra i vari territori.
A Tarvisio e nei suoi dintorni si svolsero, durante le guerre napoleoniche, le battaglie dei francesi , un periodo che vide la Francia di Napoleone Bonaparte impegnata in numerosi conflitti contro diverse coalizioni di potenze europee. Più specificatamente : 1797 - battaglie della Campagna d'Italia, 1809 -Battaglia di Tarvisio, 1813 - battaglie della Sesta coalizione. ( Consiglio di vedere il meraviglioso tiglio di Napoleone, albero centenario di Rutte Piccolo. Entrando in paese e salendo sulla collinetta dietro alle case. L' albero è alto circa 26m e ha un'età stimata intorno ai 350 anni). Il tiglio è legato al generale francese: la tradizione vuole che nel marzo 1797, sotto questo albero, abbia riposato Napoleone Bonaparte. Egli, probabilmente, salì su questa collinetta per osservare la situazione della valle al termine della battaglia combattuta e vinta proprio a Rutte dal sue esercito contro le truppe Imperiali Austriache.
Tarvisio, situata al confine tra Italia, Austria e Slovenia, fu un punto strategico durante le campagne napoleoniche. Una delle battaglie più significative a Tarvisio ebbe luogo nel 1797, durante la campagna d'Italia della Prima Coalizione, che oppose la Francia alla coalizione formata da Austria, Gran Bretagna, Prussia e altri stati. Napoleone Bonaparte, comandante dell'armata francese, stava spingendo verso nord per invadere il Tirolo e il Veneto, allora sotto il controllo austriaco.
La battaglia di Tarvisio fu parte di un'operazione più ampia che mirava a tagliare le linee di rifornimento e di ritirata austriache. Nel corso di questa battaglia, le truppe francesi, che avevano già vinto altre battaglie decisive come quella di Arcole e quella di Rivoli, sconfissero le forze austriache. Questo scontro contribuì alla successiva pace di Campoformio (1797), che segnò la fine delle ostilità tra la Francia e l'Austria e portò alla cessione di gran parte dei territori italiani sotto il controllo dell'Impero Austriaco. Tarvisio e il Friuli furono tra le aree cedute.
Dopo il trattato di Campoformio, Tarvisio e l'intero Friuli vennero annessi alla Repubblica Cisalpina, uno degli stati satelliti della Francia. Tuttavia, la regione rimase in una zona di contesa durante le successive guerre napoleoniche. La zona fu teatro di scontri tra le forze francesi e quelle imperiali austriache, soprattutto a causa della sua posizione strategica tra l'Italia e l'Austria. Con la caduta di Napoleone nel 1814, Tarvisio e i territori circostanti passarono sotto il controllo dell'Impero austriaco. Questo segnò la fine dell'occupazione francese della zona e l'inizio di un nuovo periodo di dominazione austriaca che durò fino alla fine della Prima Guerra Mondiale.
La posizione di Tarvisio, al confine tra Austria, Italia e Slovenia, ha sempre avuto un'importanza strategica. Durante le guerre napoleoniche, la città e i suoi dintorni erano considerati un punto cruciale per il controllo della via di comunicazione attraverso le Alpi e per le operazioni militari tra le potenze coinvolte nei conflitti.
Nel 1866, con la terza guerra di indipendenza italiana, l'Italia annesse il Veneto e il Friuli, ma Tarvisio rimase sotto il controllo austriaco fino alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Con la fine della Prima Guerra Mondiale e la sconfitta dell'Impero Austro-Ungarico, Tarvisio passò sotto il controllo del nuovo stato italiano. Il trattato di Saint-Germain (1919), che segnò la fine della guerra e la disgregazione dell'Austria-Ungheria, stabilì che Tarvisio venisse annessa all'Italia, insieme ad altri territori del Tirolo e del Friuli.